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cesareansos027-300x300Ogni Arte che ciascuno esercita su se stesso, abbraccia tutti gli aspetti della vita stessa e, sempre, nel modo più naturale possibile.

–  LINGSHU, Elisabeth Rochat De La Vallee

Il perineo è una zona che può essere danneggiata durante il parto, sia per lacerazione sia per episiotomia. Nella vulvodinia, sovente si evidenzia un’alterata attività muscolare vulvo-perineale (ipercontrattilità), legata ad un’alterazione localizzata del nervo pudendo (neuropatia) scatenata da un’alterata risposta a stimoli infiammatori ripetuti con fattore aggravante.

Il perineo, oltre ad assolvere funzioni prettamente organiche, è anche il luogo delle sensazioni ed emozioni più profonde della donna, quali le paure e l’angosce, il coraggio, la forza, il piacere intenso.

In particolare, localmente il pavimento pelvico contribuisce alla statica pelvica, alla continenza, alla circolazione locale, alla fase motoria dell’orgasmo e collabora attivamente durante il parto.

Inoltre, il pavimento pelvico è anche importante come muscolo espiratorio ausiliario in relazione all’attività del diaframma espiratorio, in quanto occorre anche la sua contrazione per ridurre la pressione intra-addominale, e facilitare la risalita del diaframma respiratorio. Il pavimento pelvico, infine, favorisce il ritorno venoso e linfatico.

La specificità biologica della donna, il cui fondamento traspare nella tradizione filosofica orientale come capacità di contenere e di sostenere, trova nel perineo il luogo dell’identità e dell’integrità della donna.

I Vasi straordinari che passano sul perineo possono essere influenzati sia direttamente con la pressione shiatsu, sia attraverso la respirazione o tramite l’esercizio fisico che favorisce l’elasticità muscolare.

Il Vaso Governatore e il Vaso Concezione sono i primi meridiani a svilupparsi nella cellula dalla linea primitiva e sono collegati all’ectoderma e all’endoderma. Lo strato mesodermico delle cellule è collegato ad un altro vaso straordinario, il Chong Mai.

Questi vasi hanno origine molto in profondità nel corpo umano, nell’area tra i Reni e l’Utero, che i cinesi pensavano rappresentasse il principio di tutta l’energia del corpo. Questo punto è noto come Ming Men. Da qui, passano attraverso l’utero nelle donne, per emergere nel perineo e scorrono lungo i loro rispettivi percorsi esterni. Il Vaso Governatore emerge nel perineo tra la punta del coccige e l’ano. Scorre quindi dritto per il centro della colonna vertebrale negli avvallamenti tra i processi spinali, proseguendo lungo le vertebre cervicali, nel centro dell’occipite, fino alla cima della testa e nel centro della fronte, per terminare nel labbro superiore e nella gengiva. Il Vaso Concezione emerge nel centro del perineo e sale lungo la linea mediana, nella parte frontale del corpo, lungo il centro della gola, per finire nel centro del labbro inferiore.

L’esercizio seguente è un esempio di relazione alto/basso che potremmo esprimere in termini di risposta neuromuscolare o di attivazione dei meridiani energetici.

Stringere la mandibola e digrignare i denti. Osservare cosa accade al respiro e ciò che si avverte nel perineo e nella zona vaginale. Aprire la mandibola come per pronunciare una A prolungata. Osservare il respiro e il perineo. L’esercizio serve a respirare più profondamente e a rilassare il perineo e la vagina.

Come favorire la rieducazione del perineo?

Fate esercizi di respirazione addominale, premete e strofinate il punto GB 34, davanti alla testa del perone, toccate contemporaneamente CV 2, sul bordo superiore dell’osso pubico e GV 2, tra la fine del sacro e l’inizio del coccige.

Queste metodiche tratte dalla pratica orientale della respirazione, dal trattamento dei meridiani e dalla esperienza delle ostetriche giapponesi sono efficaci e vengono tradizionalmente associate  pratiche quotidiane di autocura.

Prendiamo ad esempio l’azione della respirazione sul rilassamento muscolare. La respirazione influenza i centri nervosi del cervello agendo da regolatore della risposta biochimica (adrenalina/endorfine).

Il meccanismo d’azione funziona su due livelli: quello della percezione del prurito o del dolore, modificandola, e quello della stimolazione vera e propria del rilascio di ormoni endorfinici.

Il valore di soglia può essere molto diverso da persona a persona ed elevarlo produce effetti molto potenti, favorendo l’autostima, la fiducia e dando sicurezza.

L’effetto distraente delle visualizzazioni e il conteggio dei respiri influisce ulteriormente sul ritmo respiratorio dando un punto d’aggancio solido alla volontà. Come è risaputo la visualizzazione ha un effetto sulla capacità di memorizzare e ripetere a piacimento un determinato stato d’animo così da poter deviare l’attenzione su qualcosa di piacevole.

L’azione ossigenante della respirazione lunga e profonda è collegata a due fattori: la respirazione veloce aumenta l’ossigenazione ma produce altre sì un dispendio maggiore di energia chimica aumentando l’adrenalina.

La respirazione lenta al contrario rilassa e permette l’ossigenazione graduale e totale, facilita l’azione dei recettori delle endorfine.

L’effetto cercato è la riduzione del ciclo paura/disagio – contrazione – dolore, dove la paura/disagio produce una reazione di difesa, il corpo contrae la muscolatura aumentando il dolore.

Il tocco informato è un altro importante fattore di rilassamento. Lo shiatsu è essenzialmente una forma di tocco sviluppatasi in Giappone migliaia di anni fa. Come l’agopuntura, la sua teoria si basa sul concetto energetico orientale del corpo. Le energie vitali, come il Ki e l’Essenza, scorrono attraverso il corpo lungo percorsi noti come canali o meridiani, che passano attraverso punti specifici, gli tsubo. Bilanciando l‘energia dei meridiani, le energie fisiche, emotive e spirituali di una persona raggiungono una maggiore armonia.

Il termine Shiatsu significa letteralmente “shi” (dito) e “atsu” (pressione) ed è caratterizzato da tecniche che implicano l’uso di una pressione perpendicolare. Tale pressione può variare, a seconda dei bisogni del ricevente, da un semplice sfioramento del corpo a una pressione profonda, in ogni caso sempre piacevole e rilassante e mai dolorosa. Il praticante non si limita a esercitare la pressione solo sugli tsubo usati nell’agopuntura; qualunque punto del corpo può essere trattato allo stesso modo.

La pressione non è necessariamente l’unica tecnica adottata. Oltre allo strofinamento e all’impastamento, anche gli allungamenti possono essere usati per bilanciare l’energia nei meridiani. Il tocco può essere combinato agli esercizi e alla respirazione. Spesso pratiche molto simili allo shiatsu sono svolte da massaggiatori, ostetriche, estetiste, come parte del loro intervento, come sfregare la schiena o tenere la mano. Lo shiatsu dà una maggiore attenzione ed efficacia a queste pratiche. Non esiste prova di effetti collaterali ma, al contrario, vi sono molte dimostrazioni della sua efficacia.

Lo shiatsu moderno si è sviluppato in Giappone negli anni ’50 e si è diffuso negli Stati Uniti e in Europa a partire dagli anni ’70; nel suo approccio, ha sintetizzato il concetto occidentale del corpo e implica il trattamento delle strutture fisiche del corpo come muscoli, ossa e nervi. Lo shiatsu moderno è in costante crescita ed evoluzione, come l’energia corporea cui esso è legato e le diverse tradizioni e contesto culturale in cui oggi è praticato, in vari modi, in tutto il mondo; spazia da una forte attenzione per l’occidentale concetto fisico del corpo, alla predilezione per una concezione più esoterica

Lo shiatsu non tratta soltanto i sintomi fisici: il corpo è visto come un insieme, un’entità fisica, emotiva e spirituale. Il modello medico tende a ignorare l’importanza delle emozioni che possono essere trattenute nel corpo in modo da bloccare l’energia. È possibile che la ricevente non sia conscia che il suo corpo stia trattenendo l’emozione, e per questo non è necessario che manifesti il problema al praticante. Spostando l’energia attraverso lo shiatsu, l’emozione può essere liberata, e non necessariamente in modo catartico o drammatico. Può semplicemente succedere che la ricevente si senta più rilassata, più a suo agio, più in pace con sé stessa.

Shiatsu non è solo manipolazione ma è anche una pratica che prevede la partecipazione del ricevente. Stimolare la propriocezione è una parte della pratica dell’operatore shiatsu.

Lo shiatsu quindi non è solo un metodo di intervento per la correzione degli squilibri variamente distribuiti tra mente e corpo ma ha come presupposto una pratica e una autopratica di ricerca personale. In termini moderni potremo dire che stimola la capacità autoadattativa dell’organismo come il training autogeno e il biofeedback utilizzando però prevalentemente la conoscenza dei meridiani e dei punti di trattamento.

Intervento di Gianpiero Brusasco al Convegno SIPNEI-FISIEO

Le sindromi dolorose della sfera uro-genitale femminile – Montegrotto Terme – dicembre 2012

http://shiatsunaet.wordpress.com/2012/09/28/sindromi-dolorose-della-sfera-uro-genitale-femminile-giornata-studio/

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